martedì 10 febbraio 2015

Sembrerebbe tutto vano

Me ne sto qui
ad ascoltare musica blues
accendendo sigarette
riempiendo e vuotando bicchieri
mentre continuo a scrivere di me
della mia vita sempre in bilico
di questo flusso di incostante costanza
questo vuoto smisurato
quest’ozio che sembra tanto una tomba
ma non lo è.
Sembrerebbe più un’analisi
una forma di trascendenza;
che diavolo ne so,
un qualcosa che avviene da solo insomma
senza che io decida niente
ma che in qualche modo ne faccio parte.
Cerco di vivere al meglio su di me
senza fronzoli o stronzate
ma non mi sono mai affidato a questa vita
ho perlopiù cercato di sprofondare
perché niente mi ha mai convinto.
Ho fatto sempre quello che ho voluto
pagandone ogni attimo le conseguenze
rischiato di lasciarci le penne,
vista come una cosa che sarebbe finita subito
e invece è durata
ha continuato
incessantemente
senza mai tregua,
mi sono fatto scaltro
e ho preso ad impararne i trucchi.
Sarei il più vivo di tutti
sarei quello più lucido
ma questa realtà è troppo fittizia.
Si,
si scopa
si fanno avventure musicali
si respira un po’ d’aria ogni tanto nell’aria
si pubblica qualche libro alla meglio
di tanto si trova anche qualcosa di interessante
si ha un po’ di gloria per sollazzarsi
un po’ di mangime per quel cervelletto
che arranca fra i suoi neuroni persi.
È meglio stare qui
ad ascoltare musica blues
o andare in giro ad ascoltare altre musiche?
Dicono, tutto è soggettivo
beh, certo,
e allora io sono un cattivo soggetto
quanto tu non sia una testa di cazzo.
Mi riempio un altro bicchiere
faccio un buon sorso
accendo un’altra sigaretta
e continuo nel mio nulla
che in qualche modo sembra già tutto.

lunedì 19 gennaio 2015

La fine

L’ho sempre detto
non è tanto l’atto nel sesso
quel che m’interessa
ma tutto quello che c’è intorno.
L’attrazione
il gioco
i sogni che si incrementano dentro
la vita che si tira fuori
e si sprigiona in voglia di rincontrarsi.
La speranza di aria nuova
pure l’illusione
la fantasia che va oltre.
Poi si sa
dopo averlo fatto qui e la
con la stessa donna
(o uomo nel caso contrario)
per questo e quell’altro verso
la fantasia svanisce
e la voglia si affiochisce
per cui ci si stanca
e subito dopo
si spera in altre circostanze
che poi ci prenderanno
ci invoglieranno
ci faranno fare le capriole
e poi ci stancheranno anche loro.
Ma ci riproveremo ancora

domenica 4 gennaio 2015


La mia luna pallida

La mia vita è un continuo vai e vieni
vieni e vai,
gente arriva e mi porta via
come se io potessi dar loro la vita
mentre arranco in un silenzio minaccioso.
Va bene,
fatemi fumare
fatemi bere
lasciatemi sboccare
sono un essere vivo
che ha bisogno di profondità
ma anche di piccole cose naturali.
Oggi ho visto un manzo
un piccolo toro molto vispo
un ragazzo carico
saltellava e batteva il piede
tirando su un po' di polvere
mentre imparava a far lo sguardo duro;
che spettacolo.
La natura delle cose fra gli animali.
Stessa cosa dell'animale uomo.
Avrei avuto voglia di giocare col piccolo toro
ma ho ingranato la marcia e sono partito
veloce lungo la strada
la mia strada impervia
dove non so mai
chi sia il prossimo animale
da ritrovarmi davanti.
Ebbene io sono pronto
anche se
anche se
mi sarei un po' stancato
perché ho letto tutti i migliori libri
ho visto morire i profeti della strada
e sono rimasto solo per lungo tempo
a guardare una luna pallida.
Rivoluziona te stesso e magari diverrà possibile che chi frequenti rivoluzionerà qualcun'altro.

Libertà illusoria

E ci fanno vivere una realtà arrancata sugli specchi
neanche con i mulini a vento ci fanno combattere
ma con i lacchè al loro servizio
impiegati mediocri che si credono su un trono
mentre leccano le palle alle cravatte più grosse
gli fanno pompini a porte chiuse
e poi sputano odio sulla gente che fatica
pisciano in faccia ai barboni
e hanno sempre un’arma pronta contro i diversi.
Questi si ingrassano il culo
e sbeffeggiano l’umanità tutta
per loro siamo solo delle cavie
schiavi che mettono su le loro piramidi
e riveriscono pure con un: “Oh, onorevole!”
Questi porci vivono sulla nostra vita
e hanno pure gendarmi che li proteggono
e leggi fatte a misura di stazza e conti in banca
e hanno pure mezzi di comunicazione per lobotomizzare i cervelli
e regole, tasse, sanzioni, penali
e istituzioni in nome di dio e il lavoro
e hanno pure la scienza
l’indiscutibile scienza.
E noi fatichiamo pure ad immedesimare un sorriso
noi ci facciamo il culo per comprare un po’ di buon umore
e stanchi troviamo la forza di tirare fuori un’idea
mentre sappiamo di non avere via d’uscita
tale e quale ai carcerati ma con una libertà illusoria
sotto l’effetto di LSD
con la mente in mondi immaginati
e il sedere nudo sull’ortica.
Cerchiamo qualche pezzo di noi qui e la
dentro letti, libri, latrine
andiamo in strada in cerca di qualche raggio di sole
per bruciarci
riscaldare
trovare un po’ di stimolo
o semplicemente per fare un giro sotto un cielo senza nuvole.
E questi bastardi al potere lo sanno
è tutto un sistema studiato nei dettagli;
ci sono menti che ti fanno ballare su uno stronzo
mentre tu credi di essere in paradiso.
Vaffanculo
continuerò a modo mio
o muoio o vinco
e sanno pure questo.
C'è comunque musica

Intorno a me c'è sempre della cenere
bottiglie vuote e altre che si svuotano
ci sono fogli, foglietti scritti
ci sono ricordi che non ricordo
qualche donna che si è scordata
tipi che stanno attenti a non sfiorarmi
fumo davanti agli occhi
un mondo in faccia che non esiste
e c'è comunque
c'è comunque quasi sempre stato
un barman consapevole del mio ritorno al bar.
C'è comunque musica intorno a me
un blues rock punk alternativo
qualcuno che muove il piede al ritmo
qualcuno che vorrebbe più virtuosismo
qualcuno che vorrebbe mettermi in tasca e tenermi li con lui
qualcuno che vorrebbe mi incendiassero
ma piano
a fuoco lento
e farmi soffrire
con sale, pepe, e noce moscata.
C'è odore di fumo intorno a me
vecchio stile in un modo tutto mio
delle bocche
delle lingue
delle dita
umori umidicci
animi svolazzanti
e qualche collare sempre sciolto.
Mi sto innovando

Fatico a capire tutte queste nuove cose
faticavo anche a capire le vecchie
una volta avevo una macchina da scrivere
e ogni notte litigavo con i vicini
poi ho acquistato un PC di seconda o terza mano
e litigavo con la donna perché stavo troppo tempo ad impararlo.
Ma che diamine,
dovevo imparare
dovevo pure in qualche modo
non restare troppo fra le mie nuvole
c'era una guerra intorno
la gente sparava
spara
e io ho sempre dovuto difendermi.
Notti d'amore col PC
whisky, sigarette, e scrittura
deliri di fuoco
lucidità troppo ansiose
e romanzi su romanzi.
Il PC era un portento
mi semplificava la scrittura
e non mi faceva litigare coi vicini
e anche la donna
che in qualche modo doveva crearla una guerra
si addormentava mentre io battevo sui tasti.
E correvano le dita
correvano come un treno in corsa
e la mente si liberava
la tigre rincorreva la sua preda
lo spazio era infinito
il tempo non esisteva
il mondo girava
pioveva
c'era luna piena
caldo
freddo
c'era vento
c'era sempre qualche scemo in giro
non c'era nessuno
non c'era niente
e c'era tutto.
Bottiglie e bottiglie vuote
si espandevano intorno a me
e mi piaceva
e li lasciavo lì
mentre la donna osservava
e io continuavo a scrivere
e m'innovavo.
Ogni tanto tiravo la coda alla tigre
e saltavo sulla donna
un bel po' di lotta selvaggia
e subito dopo felini quiescenti
una sigaretta
un altro sorso
silenzio inesorabile
e piano di nuovo al PC.
Come le donne
se ne andavano anche i PC
tutta roba usata e sfruttata con troppa tenacia
niente di permanente
il che aveva un suo particolare fascino
ma ti lasciava un po' sulle spine
quando rimanevi senza
come una droga
come la vita
come la sfiga
come ora
come sempre
amen.
Ora ho un nuovo PC
ma proprio nuovo
vergine diciamo
nuovo
non di seconda o di terza mano
ma l'ultima donna resiste da quattordici anni
fra guerre e tradimenti
beh
forse dovremmo riformattarci.
Non credete ai politici, non credete alla morale comune, non credete alla loro furfanteria, vogliono solo tenervi schiavi mentre loro se la godono e sanno che tanto poi voi pagate.
Fatevi più furbi di loro.


Voi umanoidi

Voi umanoidi
a voi umanoidi.
A voi moralisti
a voi poeti della domenica
voi bacchettoni del sabato sera
voi lunatici del mercoledì
voi fighetti del pomeriggio
col vestito lustro
col foulard underground
e le scarpe di marca
a voi cristiani
a voi dipendenti
alle vostre mamme che fanno finta di niente
alle donne che odiate
a loro che odiano voi
mentre vi pettinate i capelli
e vi sistemate per la serata che vi renderà ancora più odiosi
a voi che andate in piazza e guardate tutti quelli che passano
con occhio inquisitore
a voi che avete così tanto tempo e sempre poco spazio
a voi sempre sorridenti
a voi che il lavoro, cazzo, il lavoro
ma quello però
oh, ti sposti con quella cazzo di macchina;
dove credete di andare?
C'è un charleston che non vi entrerà mai nel sangue
ci sono nuvole che vi staranno sempre addosso
un sole che vi sembrerà sempre estate al mare
e una moneta che vi brillerà nel culo.
A voi dedico
a voi dedico
il vostro nulla.
Voi umanoidi.
Questa è la strada

Questa è una strada dura
mio caro
una strada impervia,
qui o si esce alla grande
o si finisce male.
Devi solo crederci
e continuare nel tuo stile
mantenendo quell'idea
anche nelle vicissitudini.
Quel genio in testa non è mica un’inezia
è una prova per stuzzicarti
per vedere a cosa sei disposto
e se sei veramente in grado
di contenerlo.
Una cosa ardua
molto difficile
ma è questa la strada
è questo il ballo
sali sulla pista e sorprendi.
Il lavoro ordinario
la società
la donna che non sai gestire
sono solo meccanismi
per intrappolarti in un sonno
forzato di incubi
per svegliarti nuovamente presto la mattina
e tornare a lavoro.
Al diavolo
vieni con me a prendere un whisky
spezziamo gli orari
il cerchio
e le abitudini
stiamo qui seduti a vedere che succede
ma non allarmarti se non succede nulla,
la vita deve fare il suo giro
ma noi possiamo sfidarla
andandole incontro.