sabato 31 marzo 2012

Su un pezzo di Chopin

Sbilanciato
Barcollante fra le strada
La vista offuscata
Ma c’è un fuoco dentro
Che arde
E anche aria
Che mi infiamma
E una lieve pioggia sopra
Per non farmi incendiare del tutto.
Mi soffermo
Guardo la porta
Ma più che altro cerco la chiave
E sostanzialmente non lo so
Vorrei entrare
Ma vorrei anche fare qualche altra cosa
Prendere una decisione di mezzo
Qualcosa di diverso insomma.
Non trovo il buco della serratura
Ci rinunzio per il momento
E mi metto a sedere sul marmo
È freddo
Con le spalle appoggiate al portone
Freddo
Mi guardo intorno e vedo le cose di sempre
Le case, la strada, il cielo, le stelle
Le mie mani malferme.
Al diavolo.
Mi sorreggo e mi tiro su
Che cazzo
Chi è che vuole farmela in barba?
Io sono vivo
Io ci sono
Anzi, sono quello che ne sa di più
Io sono il mago
Mi rigenero
Mi rimetto su in uno schioccare di dita
E così faccio
E a fatica
Aggrappandomi nel nulla
Ondeggiando a mezz’aria
Mi tiro su
Ficco la chiave nel buco
Con non molta facilità
E sono dentro.
Beh
Non lo so
Anche dentro
Mi sento un po’ fuori.

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