domenica 30 ottobre 2011

Canzoni 1

Cosa c'è di meglio


Cosa c’è di meglio nella vita
Di una donna una bottiglia e un letto
Cosa c’è di meglio chi lo sa?
Gente che rincorre la fortuna
Ambizioni e posti più sicuri
Mentre un altro giorno vola via.
Quanto tempo hai perso a non capire
A sfiorare il mondo con il culo
Senza mai rischiare neanche un po’.
Quando spunta il sole e guardi fuori
Vedi il cielo e senti il suo respiro
Cosa c’è di meglio tu lo sai?
E si, e si, che la vita continua anche senza di te
Ma si, ma si, va pure dove ti porta il cuore
Son tutti lì i tuoi amici alla moda del sabato sera
Io resto qui fra le gambe di lei e le sue voluttà.
Cosa c’è di meglio nella vita
Di una semi nuda per le stanze
E la mente libera chi lo sa?
Gente che si uccide per potere
Per avere il mondo fra le mani
Mentre Dio riposa nell’eternità.
Ora c’hai il motore e il motoscafo
E ti sembra tutto più montato
Ma non l’hai trovata la fantasia.
Cosa c’è di meglio nella vita
Di una sigaretta al chiar di luna
Che ti ispira mille e più poesie?
E si, e si, che la vita continua anche senza di te
Ma si, ma si, va pure dove ti porta il cuore
Là troverai tutto quello che vuoi in quantità
Io resto qui fra l’odore del fumo e la mia libertà.
Cosa c’è di meglio nella vita
Di una donna, una bottiglia e un letto
Chi lo sa?


Erika

Erika c’eri solo quella sera
Chissà che cosa ti ha colpito, chissà
Però eri lucida, eri tu uh uh.
Eri scappata dal tuo tipo perché
Forse volevi un po’ di vita per te
Solamente per te, solo per te
E l’hai cercata in me.
Ed hai voluto un po’ di tutto, di più
E poi l’hai preso con la mano così
E l’hai tirato su, un po’ più su.
Sei stata brava, proprio brava direi
Con una così chiara facilità
Eri dinamica, eri tu uh uh
Eri su uh uh.
Ma poi non c’eri più, eri sparita
Con la tua solita amica complicata
E non ti ho sentita più, eri svanita
Fra quella vita senza più vita.
Erika c’eri solo quella sera
Chissà che cosa ti ha colpito, chissà
Però eri lucida, eri tu uh uh.
Ed hai voluto proprio tutto di me
Non mi hai lasciato proprio niente, perché
Volevi tutto tu, tutto per te
Senza pensare a me.
E poi non c’eri più, eri svanita
Nella tua solita vita complicata
E non ti ho sentito più, eri sparita
Fra quella vita esagitata.
Ma poi non c’eri più, eri sparita
Con la tua solita amica complicata
E non ti ho sentito più, eri svanita
Fra quella vita senza più vita.
Erika c’eri solo quella sera
Puttana, cosa ti ha colpito, chissà?


Domani

Domani non lo so
Sarò forse in una bella storia
A bere o che so
Probabilmente in un letto con lei
E mi lascerò andare…
Ma domani, domani
Domani domani domani
Domani vorrei non essere qui!
E siccome la vita è questa
È meglio prenderla così
A me domani, domani
Infondo non ci ho mai pensato.
E poi del resto chi se ne frega
Faccio fatica ad alzarmi dal letto
E quando poi ti rincontro
Non mi dai più di tanto.
Ma certo potrei dirti parole belle
Parole belle con un suono così.
Domani non lo so
Sarò forse senza una storia
E farò questo pezzo qui
O un altro pezzo ancora
Così non ti sentirò più dire no.
Ma domani, domani
Domani domani domani
Domani vorrei non essere
Qui.
Ma vedi, la questione in fondo
La questione è questa qui
E come vedi puoi constatarla
O goderla se vuoi.
Chi se ne frega se siamo soli
Chi se ne frega di tutto il resto
Anche se la noia ci tiene d’occhio
Siamo sempre vivi.
Domani, non lo so
Sarò certo in un’altra storia
E farò un altro pezzo, si
E un altro pezzo ancora
Così non ti sentirò
Più dire no.


Guardo me

Guardo me
Il mio mare che non c’è
Il rumore di un frigo che
Non ce la fa più…
Ed il vento che da qualche tempo
Si fa sentire sempre di più
Ed il gruppo che se non fosse
Per il fatto delle persone.
Ma poi è proprio necessario
Stare a sentire gli altri?
Se sei questo dicono quello
Se sei quello dicono questo
E non c’è più morale
Non c’è più morale.
Guardo me
Il mio mare ma dov’è?
Io comincio a pensare che
Non ne resta più.
Ed ho finito le sigarette
Ed ho finito anche il vino
E adesso mi faccio venire sonno
Tanto domani sarà un giorno migliore
Un giorno peggiore
Migliore e peggiore….
Guardo me
Il mio mare dentro me
Il rumore di un frigo che
Resisterà di più.

L’antisociale

Vado per la mia strada così
Un po’ tra libri ed ironie
Fra donne indecenti più di me
E un po’ tra passi d’ubriacone…
Senza badare tanto al resto
Del resto preferisco
Quei quattro folli, strani, o matti
Ognuno li chiami come vuole…
Ognuno li chiami come vuole
Tanto saranno sempre loro
Saranno loro i peggiori buoni
Migliori e vivi davanti agli altri…
Migliori intelligenti davanti agli altri
Che degli altri se ne fregano
Se ne fregano veramente
Veramente se ne fregano.
Mi dicono l’antisociale
Ma non sanno quello che dicono
Anche se dicono quel che vedono
Dei fatti loro non me ne frega niente…
Amo starmene molto più in là
A bere una bottiglia coi quattro amici
O spassarmela notti con quella
E saluti a tutto il resto che non c’è.
Io vado incontro ai giorni da solo
Senza badare tanto alle mode
Alle cose che non amo
Amo di più fare canzoni…
E cantarle brillo a chi mi vuole
A chi davvero fa sul serio
Che sul serio arriva a notte
E poi domani è un altro giorno…
Domani rivedrò le vostre facce
Uguali a ieri sempre le stesse
Così arrabbiate e represse
Io domani sarò diverso…
Diverso da domani uguali a mai
Io che non son cambiato mai
Contro il sistema e ubriacone
E saluti anche alla legge.
Mi dicono l’antisociale
Ma non sanno quello che dicono
Anche se dicono quello che vedono
Dei fatti loro non me ne frega niente
Amo starmene molto più in là
A bere una bottiglia coi quattro amici
O spassarmela notti con quella
E saluti a tutto il resto che non c’è.

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