domenica 30 ottobre 2011

Angeli senza mezzo di trasporto

Angeli senza mezzo di trasporto



I pazzi
Loro mi ammirano
Per loro sono
Come una specie di idolo.
Ho incontrato
Più pazzi vivi nella vita
Che gente sana di mente.
C’era Pippo il solitario
Uno che vedeva cose strane
E aveva paura
Di stare fra la gente
Però
Quando fra la gente
Incontrava me
Si sentiva più a suo agio
E in certi attimi
Sembrava dicesse
Qualcosa di veramente sensato
Roba, comunque
Che le orecchie dell’altra gente
Non capivano ugualmente.
Una sera lo portai
Nel garage dove allora stavo
E gli offrii la cena
E un po’ di vino.
Era difficile parlare con lui
Anche per lui era difficile
Esprimersi con me
Tuttavia riuscimmo
A passare circa un’ora insieme
Poi
Visto che si era eccitato troppo
Dovetti dargli un passaggio
A piedi
(poiché non avevo mezzo)
Quasi fino a casa sua.
Poveretto
Be’…
Angeli li chiamano.
C’era Pippo il profeta
Che faceva comizi
Sotto il nome di Dio
E spartiva ansiolitici
In cambio di qualcosa da bere
E qualche soldo
Per comprarsi le sigarette.
Una sera lo portai
Sempre in quel garage
E dopo che bevemmo
Un bel po’ di bottiglie di vino
In compagnia di due miei amici
Lo invitai a dormire lì
Lui ci provò
Ma dopo un dieci minuti
Dovetti accompagnarlo a casa
Con i miei amici
A piedi.
Quanta pazienza ci vuole
Con questi angeli.
C’era Orazio il pazzo
Che sbronzo e a voce alta
Sollecitava la gente per strada
A svegliarsi
E vivere la vita.
Un paio di sere ci ritrovammo
A sbronzarci insieme
E dopo aver parlato e parlato
Mi diceva:
“Tu la sai lunga Giò!”
Be’
Lui più che un angelo
Era un buon diavolo.
Io invece sono sempre stato
Un diavolaccio.
Oggi invece
Incontro spesso questo ragazzo
Salvatore l’intrippato
Uno che per via degli allucinogeni
O che so
È rimasto con un piede dentro
E l’altro fuori
E non riesce affatto
A sapersi regolare
E ha paura
E non si fida
Ma non riesce neanche a ribellarsi
Però
Però
Ogni quando incontra me
Gli si accendono gli occhi.
E tutte le sere che lo incontro
Al bar
O per strada
Mi chiede sempre un passaggio
E tutte le volte glielo do
E ogni tanto è capitato
Che me lo sono portato a spasso
E gli ho offerto anche da bere
Però questa volta con la macchina.
Mai trovato un angelo
Che abbia avuto la macchina;
Mi sarebbe piaciuto
Di tanto
Farmi accompagnare
A casa
Da un angelo.

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